lunedì 21 aprile 2008

La pioggia

Rapidamentela sento scorrere nelle vene
sangue di nostalgia
sangue di menzogna
di una primavera
annunciata e negata

Improvvisamente è menzogna
come un desiderio negato
e poi odiato
l'ignoto
batte forte
sulla finestra
cubi di ghiaccio
e voglio
calore da spalmare
sulla pelle
ruvida di brividi

e dormo
e sogno
l'estate di domani
la primavera che non c'è
io vedo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sei poeta tutti questi giorni...ma, non troppo allegra :-(

maria consiglia mosella ha detto...

La tristezza va via se la canti tutti i dì
Baci a presto