lunedì 5 maggio 2008

Mari onda


Buon giorno anche a te con gli occhi arrabbiati, buon giorno anche a voi amori appena nati. Canta Loredana Berte' ... Il buon giorno sul mare si vede sopratutto da un cielo limpido. Il gioco e' meno duro ed i duri iniziano a sognare. Chi assaggia il sole, chi legge un libro, chi conduce il gioco. Chi sfida il mal di mare girando il riso nella pentola. In barca si crea una mini societa'. Il leader e' lo skipper che pensa un po' al bene comune, come amministrare provviste. Gli spazi sono ristretti e guardare il mondo da un oblo' a volte e' difficile. A volte hai solo voglia di dormire in coperta, nel pozzetto, altre volte cerchi terra perche' vorresti camminare.
Dare del tu al mare e' una strana sensazione, conoscere ogni sua mossa, per catturare il vento e favorire la navigazione. Il mare aiuta l'autostima, perchè non ci sono i rumori della città a rimpiciolire il tuo ego.
Due giorni fa abbiamo ballato sul ritmo di onde alte 6 metri. Sgomento, paura, manovre rese difficili da strumenti inaffidabili e marinai tramortiti. Quando hai lo stomaco sotto sopra, la barca sembra essere divorata dalle onde, dimentichi tutte le immagini bucoliche vorresti solo mettere i piedi a terra. Finalmente terra: Santorini. Nel cercare un posto dove ormeggiare ci attendevano altre due ore di navigazione. Ad aiutarci ad ormeggiare al porto erano li' pronti due pescatori con il loro inglese dall'accento greco... e senza accettare alcuna ricompensa. E' incredibile la solidarietà che si crea nei porti. Dopo la luna in un bicchiere con ghiaccio e gin.
Oggi, ascolto un po' di musica a prua, coccolata dall'aria morbida, dopo una sosta in una caletta. Nuotando mi hanno fatto compagnia timidi pesciolini. I pesci sono i migliori amici dell'uomo, puoi dir loro qualunque cavolata, ti ascoltano senza ribattere. Hai sempre ragione tu, loro restano in silenzio. E'bella la sensazione di avere sempre ragione.
Una grotta ci accolti tutti ed il silenzio e' stato rotto da risate, urla. Il tempo scorre senza che ce ne accorgiamo non riesci a distinguere tra ieri oggi come tra il cielo ed il mare, mentre la musica va. Notti in rada, notti coperti di stelle, mangiamo pane e semplicita' ogni giorno, qualche chiacchiera affogata nel Martini e la paura della traversata va via e lascia il posto alla serenita'. Santorini ci ha offerto lo spettacolo di un'isola movimentata, ma che lascia spazio a scorci e paesaggi. Da terra, paesaggi brulli e aridi si alternano a vegetazione. Ieri abbiamo salutato Santorini in direzione Milos. Sosta in un'isola di cui non ricordo il nome, notte in rada. Dal porto di Milos e' tutto


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