domenica 20 settembre 2009

Tornando a casa, scendo dall'autobus, affamata. Mi coglie la pioggia inaspettata, con il cielo ancora circondato un pò di luce. Mi bagna i piedi ed io non so come proteggermi. L'acqua cade per ogni dove. Pioggia liberatrice. Lava le preoccupazioni. Per un attimo sentii le mie guancie fresche come pesche appena lavate ed i piedi come nudi. Per un attimo, assaggiavo una sensazione calda nonostante la freschezza che la circondava. Una sensazione che mi riportava indietro nel tempo, a quando uscivo da scuola come studentessa e tornavo a casa. Le cose apparivano più semplici nonostante i problemi di geometria. Quell'acqua che bagnava i miei piedi vestiti di soli sandali, mi spogliavano dell'impermeabile anti-emozioni che a volte si indossa per correre più veloci alle mete. Adorata pioggia che mi riporti indietro al grembo materno, a quando ero nutrita da un cordone, che mi rendi semplice e viva dentro

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